
PAROLA D’ORDINE: SINERGIA!
In questi ultimi anni si sta ponendo sempre più l’attenzione sulla MEDICINA INTEGRATA in passato definita anche “alternativa”, termine che in effetti potrebbe essere fonte di confusione o di un’idea poco realistica sull’argomento: vediamo quindi di approfondire e fare chiarezza.
La medicina integrata è una nuova forma di medicina che si concentra sulla combinazione di trattamenti medici di diverse discipline per fornire i migliori risultati possibili.
Il principio cardine della medicina integrata è l’essere orientata alla guarigione piuttosto che focalizzata sulla malattia.
Promuove infatti la combinazione di mente, corpo e spirito per ritrovare il naturale equilibrio del corpo e raggiungere la salute a 360 gradi.
Possiamo riassumerla in modo semplice con questa illustrazione, definendola inoltre come:
l’approccio innovativo alla medicina e alla formazione medica, avente come fulcro della cura il benessere psicofisico totale della persona, affiancando ai moderni esami diagnostici e trattamenti convenzionali, un’attenta selezione di terapie complementari, come l’omeopatia, l’agopuntura l’osteopatia, la terapia cranio sacrale, la psicologia per equilibrare mente e corpo.
La MEDICINA INTEGRATA considera la persona nel suo insieme (visione olistica).
Vengono raccolte una serie di informazioni sul paziente, nello specifico:
- le sue problematiche;
- il background clinico;
- il contesto socio-familiare-lavorativo;
- l’assetto emozionale-psicologico;
Analizzando accuratamente tutti questi aspetti, emergono in toto i suoi bisogni, che comprendono sia il favorire la risoluzione della patologia presentata, sia i desideri che si celano dietro al percorso terapeutico che il paziente andrà ad intraprendere.
Possiamo affermare che non è la specializzazione o il settore di appartenenza a fare la differenza, ma la mentalità con cui ci si approccia alla persona e ai suoi disagi/patologie.
Da ciò ne consegue che l’approccio sinergico delle due medicine, aggiunto ad un quadro più ampio e dettagliato della persona, porti ad un risultato evidentemente più completo e funzionale.
In questo senso e con questo focus, il percorso terapeutico viene cucito addosso al singolo paziente come fosse un abito su misura, che tiene appunto conto delle sue necessità, dei suoi bisogni e della sua quotidianità.
Detto questo, è da sottolineare che a fare la differenza è anche il rapporto e la fiducia che il paziente ha nei confronti del percorso e dell’integrazione in sé.
Maggiore sarà l’impegno psico-fisico del paziente, maggiori saranno i benefici e l’efficacia che ne deriveranno.
Ecco perché improntiamo il nostro intervento sul dialogo, sul confronto e sulla condivisione di ogni step con il paziente stesso.
Nel prossimo articolo, vedremo nello specifico l’integrazione della medicina convenzionale e non convenzionale nel trattamento del dolore cervicale e lombare.
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